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      Vivo molto consolato, parendomi che vederete di continuo tante cose interiori da riprendere in voi altri, che venerete in grande odio di tutto l'amor proprio e disordinato, e insieme in tanta perfezione che il mondo non averà con ragione di che riprendervi: e di questa maniera le sue laudi vi saranno una croce grande in udirle, vedendo chiaramente in quelle i vostri defetti. Cosí finisco, senza poter finire di scrivervi il grande amore che vi porto a tutti in generale e in particulare. E se li cuori di quelli che si amano in Cristo si potessino vedere in questa vita presente, crederei, fratelli miei carissimi, che nel mio vi vedereste chiaramente: e se non vi conosceste vedendovi in esso, saria perché vi tengo in tanta stima, e voi altri per le vostre virtú tanto vi dispregiate, che per umiltà non vi conosceresti, benché le vostre imagini siano impresse nella mia anima e cuore. Pregovi molto che fra voi sia un vero amore, non lasciando nascere amaritudine di animo. Convertite parte di vostri fervori in amarvi l'un con l'altro, e parte in desiderar di patir per Cristo per suo amore, vincendo in voi altri le contrarietà che non lascian crescere questo amore. Poi sapete quello che dice Cristo, che in questo conosce li servi suoi, se si ameranno l'un con l'altro. Dio nostro Signore ci dia a sentir dentro all'anime nostre la sua santissima volontà e grazia per adempirla perfettamente.
      Di Cangoxina, a' cinque di ottobre millecinquecentoquarantanove.
      Vostro tutto in Cristo Iesú Signor nostro Francesco Xavier.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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