Pagina (1252/1307)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E questo luogo chiamano li negri Burto, che vuol dir arco, per la volta che fa il corso delle acque nell'aere in quel tempo che non cascano in terra. Intrano in questo molti altri notabili fiumi, li quali, perché vengono da luoghi non abitati da genti ma da animali salvatichi, e li popoli con li quali abbiamo commerzio non li han posto nome, né manco è stato posto dalli nostri, ancora che nelle tavole della nostra geografia abbiamo situato il lor corso in graduazione. Fra gli altri fiumi che v'intrano è uno che vien dalla parte di ostro, dalle terre che li negri chiamano propriamente Guine o Genii, il quale, percioché vien per luoghi pieni di terra rossa, porta le sue acque un poco rosse; e il Canagà ha le sue de lí in su bianche e chiare, e il luogo dove tutti duoi si congiungono chiamano li popoli caragoli Gusitembo, che vuol dir bianco e rosso. Dicono che sono insieme tutti duoi emuli e contrarii, percioché, bevendo le acque di uno e dapoi quelle dell'altro, subito fanno vomitare, il che cadaun da per sé non fa, né manco dapoi che si congiungono e scorrono.
      L'altro fiume Gambea del riscatto di Cantor non ha tanta variazione in nomi, imperoché quasi tutto, fin al riscatto dell'oro dove vanno li nostri navilii, che sarà dalla bocca per causa delle sue volte centottanta leghe e per linea dritta ottanta, li negri della terra lo chiamano Gambu, e noi Gambea. La maggior parte del quale scorre tortuoso in volte minute, principalmente dal rescatto abasso, fin che entra nell'oceano, in gradi tredici e mezzo di latitudine verso sirocco del capo che noi chiamiamo Capo Verde.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





Burto Guine Genii Canagà Gusitembo Gambea Cantor Gambu Gambea Capo Verde