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      Capitolo settimo del libro quarto, nel qual si descrive il sito della terra che propriamente chiamiamo India dentro del Gange, nella quale si contiene la provincia di Malabar, nella quale è posto il regno di Calicut, dove Vasco da Gamma arrivò.
     
      La regione che li geografi propriamente chiamano India è la terra che giace fra li duoi illustri e celebrati fiumi Indo e Gange, del qual Indo ella pigliò il nome; e li popoli dell'antiquissimo regno Delii, capo per situazione e possanza di tutta questa regione, e cosí la gente persiana a quella vicina, ora per nome proprio la chiamano Indastan. E secondo la deliniazione della tavola che Ptolomeo fa di quella, e piú veracemente per la notizia che al presente col nostro discoprimento abbiamo, per eccellenzia la potemo ben chiamar la grande Mesopotamia, percioché, se li Greci dettero questo nome, che vuol dir fra li fiumi, a quella picciola parte della regione babilonica abbracciata dalli duoi fiumi Eufrate e Tigre, cosí per la situazione di questa fra le correntie di questi duoi notabili Indo e Gange, che scaricano e votano le sue acque nel grande oceano orientale, accioché facciamo di lei differenzie piú notabili di quello che si fa dicendo India dentro del Gange e India oltra del Gange, la potremo chiamar la gran Mesopotamia, over Indastan, ch'è il proprio nome datoli dalli popoli che l'abitano e vicinano, accioché ci conformiamo con loro. La qual regione le correnti di questi duoi fiumi per una parte e il grande oceano Indico per l'altra la circondano di maniera che quasi resta una chersoneso fra terre, di figura che li geometri chiamano rombo, che è di lateri equali e non di angoli retti, li angoli oppositi della quale in maggior distanzia giaceno tramontana e mezzodí. L'angolo della parte verso ostro fa il capo Comorii, e quello della parte della tramontana li fonti delli medesimi fiumi, li quali, ancora che sopra la terra si mostrino distinti nelli monti che Ptolomeo chiama Imao, e li loro abitatori Dalanguer e Nangracot, sono tanto congiunti l'uno con l'altro che quasi vogliono nascondere li fonti di questi duoi fiumi: e secondo la fama delle genti circonvicine, si crede che ambiduoi naschino da un medesimo fonte.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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