Pagina (1263/1307)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E riguardando da quella verso ponente, resta un porto che si chiama della Concezion, nel spazio che resta fra quello e l'altro paese che giace per levante. Dove si fa il capo de las Hagulhas è posto un porto over seno tanto stretto che piú propriamente potrebbesi chiamar forno, per l'entrar che egli fa fra terra tagliandola diritto al lungo del capo, che dalla bocca di quello fin a dove finisce vi è spazio di dieci leghe. Nel fine della quale principia ad elevarsi un ordine di montagne tutte di pietra viva, con grandi e aspere punte, che vanno fino alle nuvole con la sua altezza: per causa delle qual punte li nostri chiamano quel luogo Os Picos Fragosos, cioè le punte aspere; al piede delle quali esce con gran furia un fiume grossissimo, che nasce molto adentro fra terra, di che al presente non abbiamo notizia.
      E ritornando alla particolar descrizione della terra Zanguebar, che fu il nostro proposito per causa delli fatti che li nostri fecero in detta costa, questa principia in uno delli piú notabili fiumi che della terra di Africa sbocchino nel grande oceano verso il mezzogiorno, il quale Ptolomeo chiama Rapto, ancora che la sua graduazione sia molto differente da quella che ora sappiamo, percioché lui lo pone in latitudine di gradi sei dalla parte dell'ostro e noi in nove dalla parte della tramontana, il qual nasce nella terra del re degli Abissini che chiamano Prete Ianni, nelle montagne che loro chiamano Graro, e il fiume Obii, e dove sbocca in mare Quilmanci dalli Mori che con quello confinano, per causa di una populazione cosí chiamata, che è posta in una delle principali bocche di quello, appresso il regno di Melinde.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





Concezion Hagulhas Os Picos Fragosos Zanguebar Africa Ptolomeo Rapto Abissini Prete Ianni Graro Obii Quilmanci Mori Melinde