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      E ancora che avanti avessero notizia di tutta la terra vicina di quello riscatto, non ardivano però mai di passare il capo detto le Correnti, percioché, come la isola di San Lorenzo, che giace all'ostro di questa costa Zanguebar, corre con sua longitudine quasi al lungo di essa per spazio di ducento leghe, e nel mezzo della parte di dentro butta di sé un cubito che risponde all'altro che fa il capo di Mozambique, li quali pare che vogliano serrar quel passaggio, che è di larghezza circa sessanta leghe, occupate con isole, secche e bassi diserte, di sorte che resta questo transito over passaggio (in comparazione all'altro mare che giace fra queste due terre) cosí ristretto con suoi canali che si potrebbe chiamar un altro Scylla e Caribde, percioché sono qui le correntie cosí grandi che in poco tempo aggirano una nave, e senza vento e senza vela la portano in luogo dove incorre nelli pericoli, delli quali li nostri marinari ne danno buona testimonianza: per la qual causa fu chiamato capo delle Correnti quella punta che fa la terra ferma opposita al fine occidentale della isola di San Lorenzo, perché in questo termine cessano le acque della lor gran furia, e corrono molto piú libere per largo campo di mare, come quelle che sono uscite dalla carcere di queste due terre, di sorte che non solamente trovano li marinari in questo transito over passaggio differenzia nel corso dell'acque, ma ancora nuovi tempi di movimento del mare per levante e ponente, perché tutti li venti si raccogliono nello stretto di queste due terre.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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