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      E benché in questo libro siano scritte molte cose che pareno fabulose e incredibili, non si deve però prestargli minor fede nell'altre ch'egli narra, che sono vere, né imputargli per cosí grande errore, percioché riferisce quello che gli veniva detto. E chi leggerà Strabone, Plinio, Erodoto e altri simili scrittori antichi, vi troverà di molto piú maravigliose e fuor d'ogni credenza. Ma che diremo degli scrittori de' nostri tempi, che narrano dell'Indie occidentali, trovate per il signor don Cristoforo Colombo? non dipingono monti d'oro e d'argento incredibili? arbori, frutti e animali di forma maravigliosa? E pur dell'oro e argento non si ingannano, e l'età nostra l'ha con suo grave danno sentito, per le tante guerre state tra' principi cristiani. Degli animali, frutti e piante, ogni ora ne vengono copiosamente portate in Italia, e si conosce ch'hanno scritto la verità. E sopra l'altre, la grandezza della città di Quinsai, nella provincia di Mangi, non si vede esser simile alla gran città di Temistitan della Nuova Spagna, trovata per il signor Hernando Cortese, dove erano i palazzi e giardini del re Mutezuma, cosí grandi e famosi? E molte volte ho fra me stesso pensato, sopra il viaggio fatto per terra da questi nostri gentiluomini veneziani, e quello fatto per mare per il predetto signor don Cristoforo, qual di questi due sia piú maraviglioso: e se l'affezione della patria non m'inganna, mi pare che per ragion probabile si possa affermare che questo fatto per terra debba esser anteposto a quello di mare, dovendosi considerare una tanta grandezza di animo con la quale cosí difficile impresa fu operata e condotta a fine, per una cosí disperata lunghezza e asprezza di cammino, nel qual, per mancamento del vivere, non di giorni ma di mesi, era loro necessario di portar seco vettovaglia per loro e per gli animali che conducevano; là dove il Colombo, andando per mare, portava commodamente seco ciò che gli faceva bisogno molto abondantemente, e in trenta o quaranta giorni col vento pervenne là dove disegnava; e questi stettero un anno intero a passar tanti deserti e tanti fiumi.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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