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      La radice similmente che sta sotto terra è lunga un palmo o due fino in tre, di color nella scorza tanè, sí come ve ne sono di grosse e sottili secondo la proporzione; de' quali anco se ne ritrovano fino della grossezza come è la coscia d'un uomo e come è il mezo della gamba. Ha questa radice molte altre radicette piccioline intorno che nascono da lei e sono sparse per la terra, le quali prima si levano via, e poi si taglia la radice grossa per fare in pezzi; la quale di dentro è di color giallo e ha molte vene di bellissimo rosso, ed è piena di molto sugo giallo e rosso, e di modo viscoso che, toccandolo, facilmente s'attacca alle dita e fa la mano gialla. Dipoi tagliata la radice e fatta in pezzi, disse che se la volessero appicar allora allora per seccarla, tutto 'l sugo giallo viscoso uscirebbe fuori e cosí diventerebbe leggiera, onde credono che perderebbe assai della sua bontà e perfezione: per ciò mettono detti pezzi tutti sopra alcune lunghe tavole, e ogni giorno tre e quattro volte gli vanno voltando e rivoltando, acciò il sugo s'incorpori dentro e resti nella radice congelato. Nel fine poi di quattro o sei giorni gli bucano e gli appicano con cordicelle all'aria e al vento, dove però non v'aggiunghino i raggi del sole: e in questo modo si ha il reubarbaro in due mesi secco, e si fa molto buono e perfetto. Mi disse ancora che loro osservano ordinariamente di cavare il reubarbaro della terra l'invernata, perché in tal tempo (avanti che cominci a mandare fuora le foglie) il sugo e la virtú è tutta unita e raccolta nella sua radice: il qual tempo è avanti la primavera, la quale nel paese di Campion e Succuir viene alla fine di maggio.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





Campion Succuir