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      E per ciò è tanto cara e apprezzata ch'ognuno che va in viaggio ne vuol portare seco, e costoro volentieri darebbono, per quello ch'egli diceva, sempre un sacco di reubarbaro per un'oncia di chiai catai; e che quelli popoli cataini dicono che, se nelle nostre parti e nel paese della Persia e Franchia la si conoscesse, i mercanti senza dubio non vorrebbono piú comperare ravend cini (che cosí chiamano loro il reubarbaro).
      Quivi fatto un poco di pausa, e fattoli dimandare s'egli mi voleva dire altro del reubarbaro, e rispostomi non aver altro, essendo il giorno molto lungo ancora, e per non perdere quel resto della giornata che avanzava senza qualche altro piacere, come avevamo fatto fin allora, gli domandai che viaggio egli nel suo ritorno da Campion e Succuir avea fatto venendo a Constantinopoli, e se me lo avesse saputo raccontare. Risposemi per il Mambré nostro interprete che mi narrarebbe il tutto volentieri, e incomminciò a dire ch'egli non era già ritornato per quella istessa via che avea prima fatta andando con la carovana, per ciò che, al tempo ch'egli si voleva partire, occorse che que' signori tartari dalle berrette verdi, chiamati Iescilbas, mandarono per sorte un loro ambasciatore con molta compagnia per la via della Tartaria deserta sopra il mar Caspio al gran Turco a Constantinopoli, per far lega e andare contra il Soffí, lor commune nimico: per la qual occasione di compagnia gli parve bene di venire con loro, avendo, oltra la commodità del viaggio, molto vantaggio anche nel vivere, e cosí venne con loro fino a Caffa; ma che per ciò non restarebbe di raccontare volentieri il viaggio ch'egli averia fatto se fusse ritornato per la strada che l'era andato.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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