Pagina (88/1136)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
     
      Lib.1, cap.8
      Come il califa signor di Baldach fu preso e morto, e del miracolo che intravenne del muovere di uno monte.
     
      Dovete sapere che detto califa signor di Baldach si trovava il maggiore tesoro che si sappia avere avuto uomo alcuno, qual perse miseramente in questo modo. Nel tempo che i signori de' Tartari cominciorono a dominare, erano quattro fratelli, il maggiore de' quali, nominato Mongú, regnava nella sedia. E avendo a quel tempo, per la gran potenzia loro, sottoposto al suo dominio il Cattayo e altri paesi circonstanti, non contenti di questi, ma desiderando aver molto piú, si proposero di soggiogare tutto l'universo mondo; e però lo divisero in quattro parti, cioè che uno andasse alla volta dell'oriente, un altro alla banda del mezodí, per acquistare paesi, e gli altri alle altre due parti. Ad uno di loro, nominato Ulaú, venne per sorte la parte di mezodí. Costui, ragunato un grandissimo esercito, primo di tutti cominciò a conquistar virilmente quelle provincie, e se ne venne alla città di Baldach del 1250 e, sapendo la gran fortezza di quella, per la gran moltitudine del popolo che vi era, pensò con ingegno piú tosto che con forze di pigliarla. Avendo egli adunque da centomila cavalli senza i pedoni, acciò che al califa e alle sue genti che eran dentro della città paressino pochi, avanti che s'appressasse alla città pose occultamente da un lato di quella parte delle sue genti, e dall'altro ne' boschi un'altra parte, e col resto andò correndo fino sopra le porte. Il califa, vedendo quel sforzo essere di poca gente e non ne facendo alcun conto, confidandosi solamente nel segno di Macometto, si pensò del tutto destruggerla, e senza indugio con la sua gente uscí della città. La qual cosa veduta da Ulaú, fingendo di fuggire lo trasse fino oltre gli arbori e chiusure di boschi dove la gente s'era nascosta, e qui serratoli in mezo gli ruppe, e il califa fu preso insieme con la città. Dopo la presa del qual, fu trovata una torre piena d'oro, il che fece molto maravigliare Ulaú. Dove che, fatto venire alla sua presenza il califa, lo riprese grandemente, perciò che, sapendo della gran guerra che gli veniva adosso, non avesse voluto spendere del detto tesoro in soldati che lo difendessero: e però ordinò che 'l fosse serrato in detta torre senza dargli altro da vivere, e cosí il misero califa se ne morí fra il detto tesoro.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





Baldach Baldach Tartari Mongú Cattayo Ulaú Baldach Macometto Ulaú Ulaú