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      Tutti osservano la legge di Macometto. Nelle città di questi regni veramente sono mercanti e artefici in grandissima quantità, e lavorano panni d'oro, di seta e di ciascuna sorte; e quivi nasce il bombagio, ed evvi abondanzia di formento, orzo, miglio e d'ogni sorte biava, vini e di tutti i frutti. Ma potria dir alcuno: i saraceni non bevono vino, per essergli proibito dalla sua legge; si risponde che glosano il testo di quella in questo modo, che se 'l vino solamente bolle al fuoco, e che si consumi in parte e divenghi dolce, lo possono bere senza rompere il comandamento, perché non lo chiamano dopo piú vino, conciosiacosaché, avendo mutato il sapore, muta eziandio il nome del vino.
     
      Della città di Iasdi, e de' lavori di seta che si fanno in quella;
      e di animali e uccelli che si trovano venendo verso Chiermain.
      Cap. 12.
     
      Iasdi è ne' confini della Persia, città molto nobile e di gran mercanzia, nella quale si lavorano molti panni di seta, che si chiamano iasdi, quali portano li mercanti in diverse parti. Osservano la legge di Macometto. E quando l'uomo si parte da questa città per andar piú oltre, cavalca otto giornate per via piana, nelle quali si truovano solamente tre luoghi dove possino alloggiare, e il cammino è pieno di molti boschi che producono dattali, per li quali si può cavalcare; e vi sono molte cacciagioni d'animali salvatichi, e pernici e quaglie in abondanza, e li mercanti che cavalcano per quelle parti, e altri che si dilettano di cacciagioni di bestie e d'uccelli, vi prendono gran sollazzi.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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