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      Quando il corpo di Mongú fu portato a quel monte, li cavallieri che 'l portavano, avendo questa scelerata e ostinata persuasione, uccisero piú di diecimila uomini che incontrarono.
     
      Della vita de' Tartari, e come non stanno mai fermi, ma vanno sempre camminando; e delle lor case sopra carrette, costumi e vivere; e dell'onestà delle lor mogli, delle quali ne cavano grandissima utilità.
      Cap. 45
     
      I Tartari non stanno mai fermi, ma conversano al tempo del verno ne' luoghi piani e caldi, dove trovino erbe a bastanza e pascoli per le lor bestie, e l'estate ne' luoghi freddi, cioè ne' monti, dove siano acque e buoni pascoli: e anco per questa causa, perché dove è il luogo freddo non si truovano mosche né tafani e simili animali, che molestano loro e le bestie. E vanno per due o tre mesi ascendendo di continuo e pascolando, perché non averebbono erbe sofficienti, per la moltitudine delle lor bestie, pascendo sempre in un luogo. Hanno le case coperte di bacchette e feltroni e rotonde, cosí ordinatamente e con tale artificio fatte che le verghe si raccolgono in un fascio, e si ponno piegare e acconciar a modo d'una soma: quali case portano seco sopra carri di quattro ruote ovunque vadano, e sempre quando le drizzano pongono le porte verso mezzodí. Hanno oltre ciò carrette bellissime di due ruote solamente, coperte di feltro, e cosí bene che se piovesse tutt'il giorno non si potria bagnar cosa che fosse in quelle, qual menano con buoi e camelli. Sopra quelle conducono li loro figliuoli e mogli, e tutte le massarie e vettovaglie che li bisognano.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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