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      Tutta la città adunque è tirata per linea, imperoché le strade generali dall'una parte all'altra sono cosí dritte per linea che, s'alcuno montasse sopra il muro d'una porta e guardasse a drittura, può vedere la porta dall'altra banda a riscontro di quella. E per tutto, dai lati di ciascuna strada generale, sono stanze e botteghe di qualunque maniera, e tutti i terreni sopra li quali sono fatte le abitazioni per la città sono quadri e tirati per linea, e in ciascun terreno vi sono spaziosi e gran palagi, con sufficienti corti e giardini. E questi tali terreni sono dati a ciascun capo di casa, cioè il tale di tal progenie ebbe questo terreno, e il tale della tale ebbe quell'altro, e cosí di mano in mano. E circa ciascun terreno cosí quadro sono belle vie per le quali si cammina, e in questo modo tutta la città di dentro è disposta per quadro, com'è un tavoliero da scacchi, ed è cosí bella e maestrevolmente disposta che non saria possibile in alcun modo raccontarlo. Il muro della città ha dodici porte, cioè tre per ciascun quadro, e sopra ciascuna porta e cantone di quadro è un gran palagio molto bello, talmente che in ciascun quadro di muro sono cinque palagi, i quali hanno grandi e larghe sale, dove stanno l'armi di quelli che custodiscono la città, perché ciascuna porta è custodita per mille uomini. Né credasi che tal cosa si faccia per paura di gente alcuna, ma solamente per onore ed eccellenza del signore; nondimeno, per il detto degli astrologhi, si ha non so che di sospetto della gente del Cataio.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





Cataio