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      Di due fratelli che sono capitani della caccia del gran Can, con diecimila uominiper uno e con cinquemila cani.
      Cap. 15.
     
      Il gran signore ha due fratelli, che sono germani fratelli, uno de' quali si chiama Bayan e l'altro Mingan, e chiamansi ciuici in lingua tartaresca, cioè signori della caccia, e tengono i cani da caccia e da paisa, da lepori e mastini; e ciascun di questi fratelli ha diecimila uomini sotto di sé, e gli uomini che sono sottoposti ad uno di questi vanno vestiti di rosso, e li sottoposti all'altro di turchino celeste: e ogni volta che vanno alla caccia portano queste vesti, e menano seco cani segusii, levrieri e mastini sino al numero di cinquemila, perché sono pochi che non abbino cani. E sempre uno di questi fratelli con li suoi diecimila va alla destra del signore, e l'altro alla sinistra con li suoi diecimila, e vanno l'un appresso all'altro con le schiere in ordinanza, sí che occupano ben una giornata di paese: per il che non vi è bestia che da loro non sia presa. Ed è una bella cosa e molto dilettevole a veder il modo de' cacciatori e de' cani, imperoché, mentre ch'il gran Can va in mezo cacciando, si veggono questi cani seguitar cervi, orsi e altre bestie da ogni banda. E questi due fratelli sono obligati per patto dare alla corte del gran Can ogni giorno, cominciando del mese d'ottobre sino per tutto il mese di marzo, mille capi tra bestie e uccelli, eccettuando quaglie, e ancora pesci, secondo che meglio possono, computando tanta quantità di pesce per un capo quanto potrebbono tre persone sufficientemente mangiare ad un pasto.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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