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      E al tempo de' frutti spesse volte la mattina si raccolgono frutti nella città di Cambalú, e il giorno seguente verso sera sono portati al gran Can nella città di Xandú, la qual è discosto per dieci giornate. In ciascuna di queste poste di tre miglia è deputato notaio, che nota il giorno e l'ora che giugne il corriero, e similmente il giorno e l'ora che si parte l'altro, e cosí si fa in tutte le poste. E vi sono alcuni ch'hanno questo carico, d'andare ogni mese ad esaminar tutte queste poste, e veder quei corrieri che non hanno usato diligenza, e li castigano. E il gran Can da questi tali corrieri e da quelli che stanno nelle poste non fa pagare alcuno tributo, anzi li dona buona provisione, e ne' cavalli che si tengono in dette poste non fa quasi alcuna spesa, perché le città, castelli e ville che sono circonstanti ad esse poste li pongono e mantengono in quelle, però che, di comandamento del signore, i rettori della città fanno cercare ed esaminar per li pratichi delle città quanti cavalli possa tenere la città nella posta a sé propinqua, e quanti ve ne possono tenere i castelli e quanti le ville, e secondo il loro potere ve li pongono. E sono le città concordevoli l'una con l'altra, perché fra una posta e l'altra v'è alle volte una città, la qual con l'altre vi pone la sua porzione; e queste città mantengono i cavalli dell'entrate che doverebbono pervenire al gran Can, imperoché tal uomo doverebbe pagare tanto che potria tenere un cavallo e mezo, comandandosegli che quello tenga nella posta a sé propinqua.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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