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      Vi capitano a questa città molte navi d'India, dove sono mercanti con gran quantità di gioie e perle, delle qual fanno grosso guadagno. Questo fiume mette capo non molto lontano dal porto detto Zaitum, ch'è sopra il mare Oceano; e quivi le navi d'India entrano nel fiume e se ne vengono su per quello fino alla detta città, la qual è abondantissima di tutte le sorti di vittuarie, e di dilettevoli giardini e perfettissimi frutti.
     
      Della città e porto di Zaithum e città di Tingui.
      Cap. Ultimo.
     
      Partendosi da Cangiu, passato che si ha il fiume, camminando per scirocco cinque giornate, di continuo si truova terre, castelli e grandi abitazioni, ricche e molto abbondanti di ogni vittuaria, e camminasi per monti e anco per piani e boschi assai, nelli quali si truovano alcuni arboscelli di quali si raccoglie la canfora. È paese molto abbondante di salvaticine; sono idolatri, e sotto il gran Can, della iurisdizione di Cangiu. E passate cinque giornate, si truova la città di Zaitum, nobile e bella, la qual ha un porto sopra il mare Oceano, molto famoso per il capitare che fanno ivi tante navi con tante mercanzie, le qual si spargono per tutta la provincia di Mangi. E vi viene tanta quantità di pevere che quella che viene condotta di Alessandria alle parti di ponente è una minima parte, e quasi una per cento a comparazione di questa; e saria quasi impossibile di credere il concorso grande di mercanti e mercanzie a questa città, per esser questo un de' maggiori e piú commodi porti che si truovino al mondo.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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