Pagina (361/1136)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Stupironsi adunque tutti i Tartari vedendo questo, e renderono grazie a Dio immortale, e se n'andarono verso ponente, per quella strada che avevano veduta aperta. Ma, come si ritruova nell'istorie de' Tartari, poi ch'ebbero passato il detto monte, per alquanti giorni patirono gran pena di fame e di sete, imperoché truovarono la terra deserta, e l'acque tanto amare e salse che per modo alcuno non ne potevano gustare; pur al fine vennero in un paese fertile e abbondante, dove per molti giorni si riposorno.
      Ma accadé per volontà di Dio che l'imperatore s'ammalò d'una infermità tanto grave che di quella non speravano i medici alcuna salute, onde, vedendosi in tal stato, chiamati a sé dodici suoi figliuoli, gli esortò che dovessero essere sempre uniti d'un animo e d'un volere, dando loro un tale esempio, cioè che ciascuno portasse una saetta, e adunate tutte insieme ordinò al maggiore che cosí legate le rompesse, s'ei potesse. Costui, avendole prese in mano, si sforzò romperle, e per modo alcuno non poté; dopo le diede al secondo, al terzo, e cosí a tutti, né vi fu alcuno che le potesse rompere. Fatto questo, comandò che le saette fossero disligate e separate l'una dall'altra, e disse al figliuol minore che ne rompesse una per volta, il che fece facilmente. Allora Cangio Can, voltatosi a quelli, disse loro: «Per qual cagione non avete voi potuto rompere le saette ch'io vi diedi?» Risposero: «Perché erano tutte insieme». «E il vostro fratello minore perché le ha rotte?» «Perché eran separate l'una dall'altra». Disse allora Cangio Can: «Cosí di voi averrà: fin che sarete d'accordo e d'una medesima volontà e d'un medesimo animo, tanto il vostro imperio durerà; ma subito che sarete divisi, le vostre signorie si ridurranno in niente». Diede loro ancora molti altri buoni ricordi ed esempi, i quali furno da' Tartari osservati, e diconsi nella loro lingua «iasack Cangis Can», cioè costituzioni di Cangio Can.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





Tartari Dio Tartari Dio Cangio Can Cangio Can Tartari Cangis Can Cangio Can