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      Dopo la morte del quale fu fatto signore un suo parente chiamato Baido: questo fu nella fede di Cristo fedele e amorevole, facendo molte grazie a' cristiani, ma visse poco tempo, come di sotto dichiareremo.
      Nell'anno del Signore 1295, dopo la morte di Regaito, Baido tenne il dominio de' Tartari. Questo, come buon cristiano, restaurò le chiese de' cristiani, comandando che tra' Tartari niun ardisse predicare la legge di Maumetto; e perch'erano moltiplicati assai seguaci di quella maledetta setta, ebbero in dispiacere tale comandamento, onde secretamente mandarono ambasciatori a Casan, figliuolo d'Argon, promettendogli dare lo stato di Baido e farlo signore se voleva renunziare la fede cristiana. Casan, il quale poco si curava di fede e desiderava grandemente esser signore, promesse loro far tutto ciò che volevano, onde si ribellò da Baido; il quale, intendendo questo, di subito messe insieme tutte le sue genti, pensando pigliare Casano, non sapendo il trattato ch'era fra loro e Casano. E affrontatisi insieme, tutti quei ch'erano della setta di Maumetto, lasciato Baido, fuggirono alla parte di Casan, per il che vedendosi Baido abbandonato si messe in fuga, credendo scapolare, ma fu da' nemici sopragiunto e morto.
     
      Come Casan, figliuolo d'Argon, si fece signore in luogo di Baido, e come, fatto un grandissimo esercito, andò contro al soldano d'Egitto, il quale dopo assai scaramuccie ruppe e messe in fuga.
      Cap. 25.
     
      Dopo la morte di Baido, Casan fu fatto signore de' Tartari, e nel principio del suo dominio non ardiva contradire nelle promesse a quelli che l'aveano fatto signore e che seguivano la legge e la setta di Maumetto: e perciò si dimostrò molto crudele verso i cristiani; ma come fu stabilito nella signoria cominciò amare e onorare li cristiani, e fece, mentre che lui visse, molti commodi a quelli, come di sotto s'intenderà. E prima destrusse molti de' capitani e de' maggiori de' Tartari, i quali lo persuadevano accostarsi alla fede de' saraceni e perseguitare i cristiani; dopo comandò a tutti i Tartari, quali erano nel suo dominio, che si mettessero in ordine con l'armi, e tutte le cose atte alla guerra apparecchiassero, perciò che disegnava andar nel regno d'Egitto a destruzione del soldano: e cosí comandò al re d'Armenia, al re de' Giorgiani e a molti altri cristiani delle parti di levante.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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