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      Venendo il tempo della primavera, Casan raccolse il suo esercito, e con quello aviatosi prima verso la città di Baldach, se ne venne di longo poi verso il paese d'Egitto, e quivi pose in ordinanza le sue genti.
      Il soldano, detto Melecnasar, avendo molto innanzi inteso la venuta de' Tartari, ancor esso messe insieme tutti i suoi e venne con grandissimo apparato innanti alla città d'Aman, la qual è nel mezo del regno di Soria. Intendendo Casan che 'l soldano gli veniva incontro per combattere, non volse perder tempo in assediare città o castelli, ma andò per la via dritta alla volta sua e accampossi una giornata discosto in alcuni prati, ne' quali era abbondanza di fieni per i suoi cavalli; e comandò a tutti i suoi che non si partissero di quella campagna fin che i cavalli si riposassero dalla fatica ch'aveano patito nel viaggio, per esser venuti con tanta prestezza di cosí lontani paesi. In compagnia di Casano si trovava un saraceno detto Calfalk, il quale per il passato era stato schiavo del soldano, e per paura se n'era fuggito, acciò non fosse posto in prigione per alcune tristizie ch'avea fatto. Questo era stato grandemente onorato da Casano e di lui molto si fidava, ma come maladetto traditore con lettere avisò al soldano il consiglio e l'intenzione di Casan, la qual era di fare che li suoi cavalli si riposassero prima che s'affrontassero in battaglia, e che lo consigliava ch'ei s'affrettasse venir ad assaltar l'inimico, fin che i suoi cavalli erano stracchi, perché facilmente riportarebbe la vittoria.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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