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      Tutti questi sopradetti luoghi sono dignissimamente lavorati a fogliami di smalto e d'altri diversi colori; cosí anche tutti li cieli delle stanze sono lavorati e dipinti a fogliami d'oro e d'azzurro oltramarino. La sala grande che signoreggia la città ha di molte colonne attorno, che par che sostentino il tetto; nondimeno è sostenuta da grosse mura, e le colonne posero per magnificenza, e perciò ch'elle sono di finissimi marmi, non bianche, ma di colore come d'argento, di tal modo lucido che in ciascuna di esse risplende e vedesi tutta la città, tutta la sala e tutte le colonne, con tutte le genti che vi sono. E per ogni finestra ch'in questa sala si truova vi sono lastre di marmo fino, dell'istessa sorte e foggia che sono le colonne, nelle quali medesimamente si può l'uomo specchiare, e tanto maggiormente quanto queste sono piane, che non pur si vede la città ma anche il circuito d'essa, e le montagne e le colline piú di venti miglia discosto, con tutti li giardini e con la sua gran pianura.
      Questa città oltre di ciò ha di bellissime condizioni: la principale è l'esser posta in un sito maraviglioso, nel capo d'una pianura bella e grande dalla parte verso levante, in un luogo ch'ha similitudine d'un golfetto, a' piedi d'una gran montagna, avvegna ch'ella resti dalla banda lontana da dieci miglia verso levante; e verso tramontana ve ne è un'altra non molto grande, appresso la città tre miglia. Quivi v'è l'aere tanto delicato e ameno che induce l'uomo a star sempre di buona voglia e allegrissimo, né io mai vi viddi alcuno ammalato.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136