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      Costui molte volte insieme co' suoi seguaci s'incamminava in Circassia, danneggiando e rovinando quel paese, pigliando di molte schiave e facendo diverse prede, e se ne ritornava poi in Ardovil, a godersi con gli altri suoi sofiani.
      Essendo successo nel regno Alumut sultan, e volendo il detto Secaidar tornar in Circassia, com'uomo usato a questo viaggio contra de' cristiani, ragunate le sue genti s'inviò alla volta di Sumacchia, e giuntovi in otto giornate si mise nel camino di Derbant, dove è il passo d'entrar in Circassia: e stettero cinque giornate nel viaggio. Or, venuta la nuova a sultan Alumut e a' suoi baroni come Secaidar con un esercito di quattro o cinquemila sofiani andava in Circassia per destruzione di quel popolo, e tutti v'andavano molto volentieri per la molta speranza ch'aveano di far gran preda, subito spedí un messo al re di quel paese, avendo egli qualche tema, per aver Secaidar tanto numero di genti, e gli mandò a dire che facesse ogni sforzo per non lasciarlo passare, percioché Secaidar co' sofiani in quel medesimo luogo di quel castello l'anno davanti avevano fatto assai gran danno, e con la metà manco gente, sí che dubitava che non facessero il somigliante; però volse tagliargli il passo, acciò che non andasse accrescendo la sua signoria, come ogni giorno faceva andando in Circassia, perciò ch'ognuno lo seguitava volentieri per l'ingordigia della preda, di modo che in poco tempo si saria fatto troppo gran signore: e facevasi costui come capitano di ventura.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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