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      In quel tempo fu adornata tutta quanta la terra, e spezialmente il bazzaro, imperoch'ognuno metteva fuori le sue robbe. Fu eziandio posto un pregio di corridori a piedi, i quali avevano a correre un miglio e mezo, non di tutto corso ma d'un buon trotto. Essendo spogliati, nudi e unti tutti di grasso per conservazione de' nervi, con una mutanda di cuoio per uno, cominciavano da un capo di certo spazio, e quando che trottando erano giunti all'altro capo toglievano da alcuni deputati una freccia bollata per dare ad intendere a coloro i quali, per esser molto lontani, non l'averiano potuto vedere, ch'erano giunti al termine; e trottando indietro, quando erano giunti al termine, anche lí toglievano una freccia. E cosí facevano per buon spazio di tempo, tanto quanto le gambe gli portava, e colui il quale piú volte faceva questo cammino avea il pregio. Costoro a' quali fu proposto simil pregio sono corrieri del signore, che camminano discalzi e quasi nudi, e non cessano mai di trottare le belle dieci giornate continove.
     
     
      Come il signor Assambei andò alla campagna; d'un suo figliuolo che venne a visitarlo, e del presente fattoli per lui e suoi baroni; e come il signor cavalcò con gran prestezza verso Siras, intendendo quella città esser stata occupata per un altro suo figliuolo. Del modo e ordine del suo cavalcare.
      Cap. 13.
     
      Fatte queste feste, il signor deliberò d'andare alla campagna con le sue genti, secondo il lor costume, e domandommi s'io voleva andare con esso e stentare, o rimaner lí e darmi buon tempo.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





Assambei Siras