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      Fanno ancora zuccari, e di essi buone confezioni, massimamente siroppi, dei quali ne forniscono la Persia e altri luoghi.
      Ritornerò ad Ormus, e parlerò qualche cosetta dei luoghi i quali gli sono all'incontro, i quali sono di là dal detto colfo verso tramontana, la quale è dalla banda della Persia, e da l'altra parte è l'Arabia. In quei luoghi sono macomettani; il colfo è longo miglia 300 e piú, e i luoghi di là dal colfo che sono de l'India sono posseduti da tre signori macomettani: il resto de l'India tutto è posseduto da alcuni re macomettani. Andando a terra a terra via per scirocco e ostro, uscendo del colfo, si truova una città chiamata Calicuth, città di fama grandissima, la quale è come una stapola over ospizio di mercanti di diversi luoghi, come saria dire di quelle che vengono dentro al colfo, del Cataio e di tutte quelle parti, dove sempre si ritruovano navili assai e grandi, conciosiacosaché non faccia gran fatto fortune. La terra è di passo, mercantesca d'ogni ragione, grande e popolosa.
      Ritornando su la riva predetta, all'incontro di Ormus, si ritruova una terra chiamata Lar: è terra grossa e buona, fa da 2000 fuochi ed è mercantesca e di passo, imperoché quelli che vanno e vengono per questo colfo sempre danno di capo a questa terra. Truovasi poi Siras, della quale abbiamo parlato di sopra, e scorrendo via si va ad una grossa villa chiamata Camarà; poi, una giornata lontano, si truova un ponte grande disopra il Bindamir, il quale è fiume molto grande: questo ponte si dice che lo fece fare Salomone.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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