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      Alla fin di novembre tutti quelli ch'hanno vacche e porci gli ammazzano per portarli alla terra a vendere, e cosí integri a tempo per tempo li portano al mercato alla terra a vendere, che è un piacere a veder tante vacche scorticate messe in piedi sopra la fiumara agghiacciate, in modo che si mangia carne morta di mesi tre e piú, e similmente fanno de' pesci e delle galline e d'ogni altra sorte cosa da vivere. Sopra la detta fiumara agghiacciata corrono li cavalli e fanno molt'altre cose di piacere, e qualche volta anco alcuni d'essi si scavezano il collo.
      Sono uomini assai belli e similmente le donne, ma è bestial gente. Hanno un papa fatto per il lor signor al lor modo, e del nostro fanno poca stima e dicono che noi siamo perduti del tutto. Sono grandissimi ubriachi, e di questo se ne danno grandissima laude e dispregiano quelli che nol fanno. Non hanno vino di sorte alcuna, ma usano la bevanda del mele, la qual fanno con le foglie di bruscandolo, che certo non è cattiva bevanda, e massimamente quando è vecchia: ma il signore non lassa che ognuno sia in libertà di farne, perché se avessero tal libertà ogni giorno sariano ubriachi e si amazzeriano come bestie. La lor vita è star la mattina nelli bazarri fino circa mezogiorno, poi ridursi nelle taverne a mangiare e bere: e passata la detta ora non si può aver da lor servizio alcuno. In detta terra capitano assai mercatanti tutto 'l verno, sí di Alemagna come di Polonia, solo per comprar pelletarie, come zebellini, volpi, armellini, dossi e qualche lupo cerviero: e benché le dette pelletarie si piglino molte giornate lontano dal detto luogo di Moscovia, piú verso greco tramontana e forse maestro, nondimeno tutte capitano in detto luogo, dove li mercanti le comprano.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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