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      Oltra di questi vi sono orsi di grandezza estraordinaria, e lupi molto grandi e spaventevoli, per esser di color negro.
      Da levante la Moscovia ha per confinanti gli Sciti, i quali oggi sono chiamati Tartari, gente vagabonda e in tutt'i secoli famosa nella guerra. Li Tartari in loco di case usano carri coperti di feltri e di cuoi, per la qual sorte di vita dagli antichi furono chiamati Amazonii; in cambio di città e castelli hanno grandi alloggiamenti in campagna, circondati non di fossi o di mura, ma d'una infinita moltitudine d'arcieri a cavallo. Sono divisi i Tartari in orde, e orda nella lor lingua significa ragunanza di popolo unito e concorde a similitudine d'una città. Ciascuna orda ha li suoi imperadori, secondo che la nobiltà e la virtú militare gli ha fatti, percioché spesso fanno guerra co' vicini, e ambiziosamente oltra modo e crudelmente combattono per l'imperio: ed è cosa certa il numero delle orde esser quasi infinito, percioché i Tartari hanno larghissimi deserti insin al Cataio, città famosissima, nell'ultimo oceano verso levante. Quegli che sono vicini a' Moscoviti sono conosciuti per rispetto del traffico della mercanzia e per le lor spesse correrie.
      Nell'Europa, appresso il corso d'Achille, nella Taurica penisola, vi sono li Tartari precopiti: la figliuola del principe di questi Tartari fu moglie di Selino gran Turco. Sono molto molesti a' Poloni, e in molti luoghi tra 'l fiume Boristene e 'l Tanai predano e ruinan ogni cosa: e sí come grandemente si confanno co' Turchi nella fede, cosí anche nell'altre cose.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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