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      Similmente, nissun nobile, il quale sia alquanto ricco, trapasserebbe col piede la quarta o la quinta casa che non abbia il cavallo dietro; nondimeno, nel tempo dell'invernata, per rispetto del giaccio, non possono senza pericolo usare li cavalli, li quali son senza ferro: e quando vanno alla corte del principe, o vero entrano nelli tempii delli santi, sogliono lasciare li cavalli in casa. Li gran maestri dentro le case loro sempre seggono, e rare volte o mai, camminando, trattano di cosa alcuna; si maravigliavano molto quando vedevano che noi nelle nostre abitazioni camminavamo, e che nel camminare trattavamo delle facende e delle cose nostre.
      Il principe ha li suoi cavallari, per mandarli per tutte le parti del suo dominio, e in diversi luoghi sono le poste con giusto numero di cavalli, accioché, quando il cavallaro regio sia mandato a qualche luogo, abbia il suo cavallo apparecchiato senza ritardanza alcuna: e ha libertà di eleggere quel cavallo che piú gli piace. Andando io con prestezza della gran Novogardia in Moscovia, il maestro delle poste, il quale in lor lingua iamschnick è chiamato, alcuna volta procurava che la mattina per tempo mi fossero condotti or trenta, or quaranta e or cinquanta cavalli, per commodo mio, benché non piú che dodici cavalli a me fossero di bisogno: e cosí ciascuno delli nostri pigliava quel cavallo il quale gli pareva che fosse piú al proposito suo, e, quando quelli erano stracchi, e che nel viaggio fussimo pervenuti ad un'altra osteria (la quale iama chiamasi), subito erano apparecchiati altri cavalli, con la sella e con la briglia.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





Novogardia Moscovia