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      E poi trattò col duca di Moscovia, che, attento che li suoi maggiori senza essere sottoposti a nissuno tal principato liberamente avessero tenuto e posseduto, similmente permettesse ch'egli signoreggiasse.
      Mentre queste cose si trattavano, fu riportato al gran principe di Moscovia che questo Giovanni dimandava per moglie la figliuola del re di Tauris, con il quale esso duca di Moscovia aveva guerra; onde essendo stato chiamato da esso principe di Moscovia, per paura d'oggi in domani andava prolongando l'andata sua. Nondimeno, da un certo Simone Crubino, uno de' suoi consiglieri, persuaso, finalmente andò in Moscovia, dove per commissione del principe moscovito fu preso e in libera prigione posto; e la madre sua similmente cacciò dal dominio e inchiuse in un monastero, e il castello con il suo principato occupò. Dapoi, accioché qualche rebellione de' Rezanensi non si facesse, buona parte di quei per diversi luoghi distribuí, per il che le forze di tutto 'l principato, scemate, mancorono. Ma conciosiaché nell'anno del Signore 1521 li Tartari appresso Moscovia avessero posto l'esercito, il sopradetto Giovanni, per mezo del tumulto uscito di prigione, alla volta della Lituania scampò, dove eziandio insino allora ch'io era in Moscovia era bandito.
      Tulla castello quasi per quaranta miglia germanici è distante da Rezan, e da Moscovia verso 'l mezogiorno trentasei, ed è l'ultima città alli campestri deserti, dove Basilio, figliuolo di Giovanni, un castello di pietre edificò, a canto il quale un fiume di quel medesimo nome scorre.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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