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      Iddio onnipotente ci ha data la vita e tu ce l'hai conservata; e però ci ricorderemo di questo beneficio». L'un e l'altro sperava d'esser premiato dal principe, nondimeno niente fu dato loro, benché spesse volte l'ammonissero delle promesse. Per la qual ingratitudine sdegnati, dimandarono licenzia di poter andare a rivedere li suoi, li quali tanto tempo non avevano veduti; ma per commissione del principe a ciascuno furono aggiunti dieci fiorini.
      Tra questo mezo, essendo nella corte del principe nata certa contenzione, che fosse stato l'auttore della fuga delli Ruteni al fiume Occa, li vecchi in Demetrio Bielschi, capitano dell'esercito, uomo giovane e disprezzatore delli lor consegli, tutta la colpa transferivano, dicendo per negligenzia sua li Tartari aver passato il fiume Occa. Ma egli all'incontro rispondendo tutta la colpa ributtava da sé in Andrea, fratello piú giovane del principe, come quello che fosse stato primo di tutti a fuggire, e gli altri lo seguitorono. Basilio, acciò che non paresse piú crudele e severo contra il fratello, il qual sapeva esser stato auttore della fuga, un delli suoi governatori, il quale insieme con il fratello era fuggito, fece mettere in catene, e della dignità e del principato lo privò. Nella seguente estate Basilio, per fare della ricevuta ingiuria dalli Tartari vendetta e per scancellare la macchia la quale fuggendo, sotto il fieno nascondendosi, aveva ricevuta, fece un bellissimo e grossissimo esercito, con grandissimo apparato di bombarde e d'altre sorti d'artiglierie, li quali per avanti li Ruteni nelle guerre non avevano usate, e con tale esercito di Moscovia infin al fiume Occa e alla città Colonna se n'andò, e ivi fermossi.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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