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      Per le quali parole Mamai mosso, avisa il fratello che con maggior quantità di gente ch'egli può ne vada a lui, dicendo che, essendo Machmetgirei per il felice successo delle cose sue fatto superbo e sicuro, senza altra paura vivendo, gli bastava l'animo di poter liberare l'uno e l'altro del timore. Agis, ubidendo all'ammonizioni del fratello, al tempo ordinato gli promette andare a ritrovarlo con il suo esercito, il quale teneva in ordine per difendere li confini del regno dalle guerre. La qual cosa intesa da Mamai, subito avisa il re Machmetgirei che non nutrisse il soldato con licenziosa disciplina sotto il tetto e che non lo corrompesse, ma che, lasciata la città, piú presto nelli campi, come è usanza, vivesse. Al consiglio del quale accostandosi, il re il soldato condusse in campo. Agis con il suo esercito vi concorre, e insieme col fratello si congiunge: li quali non molto dapoi il re Machmetgirei, nulla cosa di male pensando, insieme con il suo figliuolo Bathir soltan, giovane di venticinque anni, all'improviso assaltorono e la maggior parte dell'esercito di quello uccisero, e il resto rivoltorono in fuga, e dal Tanai fino in Tauris perseguendogli ammazzorono e fugorono in tutto.
      Dapoi Precop città, la quale dissi essere nell'entrare del Chersoneso, assediorno: ma tentate tutte le cose, e veggendo che né per forza né per rendersi la potevano pigliare, tolto via l'assedio se ne ritornorono a casa. Adunque per opera di costoro il re d'Astrachan di nuovo ricuperò il regno suo, e le forze del regno di Tauris con Machmetgirei, re fortissimo e felicissimo, afflissero totalmente.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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