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      El vitto loro è una gran parte di quelli pesci anticei, cosí oggidí da loro chiamati, ed etiam antiquitus, secondo Strabone, che in effetto sono sturioni piú grossi e piú piccoli, e beveno di quell'acque di dette fiumare, molto speciale alla digestione. Usano ancora ogn'altra carne domestica e salvatica; frumenti e vini d'uva non hanno; miglio assai e simili altre semenze, delle quali fanno pane e vivande diverse, e bevande chiamate boza; usano etiam vino di mele d'ape. Le loro stanzie tutte sono di paglia, di canne, di legnami, e gran vergogna saria ad uno signore o gentiluomo fabricare o fortezza o stanzia de muro forte, dicendo che l'uomo si dimostreria vile e pauroso e non bastante né a guardarsi né a defendersi: e cosí tutti abitano in quelle case predette, e a casale a casale, né una minima fortezza s'usa o abita in tutto quel paese; e perché si trovano alcune torre e muraglie antiche, li villani a qualche loro proposito l'adoperano, che i nobili se ne vergognariano. Loro medemi lavorano ogni dí le proprie saette etiam a cavallo, delle quali ne fanno perfettissime: e poche saette si trovano di maggiore passata delle loro, con spiculi o ferri d'ottima fazione, temperatissimi e di terribil passata. Le loro donne nobili non s'adoperano in altri lavori che in recami etiam sopra corami, e recamano borsotti di pelle per focini da foco (come di sopra s'è detto) e centure di corio politissime.
      Le loro esequie sono molto strane. Poi la morte di gentiluomini li fanno talami di legname alti alla campagna, sopra li quali pongono a sedere el corpo morto, cavati prima l'intestini: e quivi per otto giorni sono visitati da parenti, amici e sudditi, dai quali sono appresentati variamente, come di tazze d'argento, archi, freccie e altre merce.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





Strabone