Pagina (32/837)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Adunque per grassezza e carne senza peli appaiono l'uno all'altro simili, io dico i maschi a maschi e le femine a femine. Percioché, non essendo le stagioni dissomiglianti, né corruzioni né male disposizioni possono avenire nel concepimento della creatura, s'alcuna gran disaventura o infirmità a forza ciò non operi.
      Ora io darò un manifesto segnale della loro umidità. Troverai che tutti i Nomadii, e i piú degli altri Sciti, ancora s'abbrucciano le spalle, le braccia e le palme delle mani, e i petti e le coscie e le reni, non per altro se non per la naturale umidità e morbidezza, percioché non possono né tirare archi né lanzar dardi per umidità e debolezza della spalla; ma per l'abbruciamento s'asciuga dalle giunture molto dell'umore, e divengono i corpi piú gagliardi e meglio si nutriscono, e le giunture s'invigoriscono. Or sono i corpi loro e morbidi e larghi, prima perché non si fasciano sí come in Egitto, né hanno in costume cavalcando di stare assettati in su la persona, e appresso perché seggono assai, che i maschi, prima che si possano tenere a cavallo, il piú del tempo seggono in carro, e poco usano di spasseggiare a piè, perché sono tuttavia in viaggi e qua e là trasportati. E maravigliosa cosa è a vedere quanto morbide sieno le femine. Or rossa è la nazione degli Sciti per la freddura, non potendo molto quivi il sole, che la bianchezza è abbrucciata dalla freddura e si trasmuta in rossezza.
      Né possibile è che cosí fatta natura abondi in figliuoli, percioché né l'uomo appetisce spesso di congiungersi con femina, per umidità di natura e per morbidezza e per frigidità di ventre, per le quali cose è di necessità che rarissime volte nasca nell'uomo stemperato appetito di congiugnimento, e di piú, per lo continuo cavalcare rotti, divengono mal atti a ciò. Or questi sono gl'impedimenti dalla parte degli uomini.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





Nomadii Sciti Egitto Sciti