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      Ora, essendo fra noi mancata la concordia, ciascun usava il suo proprio aviso, onde, vagando parte di nostri compagni per il salvatico e disabitato sito, vennero a notizia d'un solitario e antico ridutto, già fatto da pastori per il tempo della state: ed era posto nel piú alto di la costa di detta isola di ver ponente, distante dal nostro circa un miglio e mezo. Al quale sei di compagni del numero degli otto che in questo primo si trovavano deliberorono trasferirsi, per manco loro incommodità, lassando gli altri duoi compagni soli nell'abbandonato luoco, sí per non poter lor camminare come per esser noi a condurgli impotenti.
      Avenne che quelli sei, per grazia e dono di Dio, trovorono un pesce grandissimo, al qual non so che nome darli, o balena over porco di mare, qual è da stimare che fosse mandato dalla somma e divina bontà per cibarne. E considerato che quello si vedea esser stato gettato dal mare sul lito, morto da fresco e buono e grande, e al tempo di tanto bisogno, ne rendemmo grazie al clementissimo Signor Dio, il quale per allora volse sostentare li tanti estenuati corpi e tanto bisognosi di questo cibo, placato forse per l'orazioni di qualche risvegliata anima divota. Onde noi altri cinque compagni del piccolo e secondo ridutto, come ci acorgemmo che questi nostri compagni aveano acquistata cosí abondante preda e che la volean tener secreta, tutti adirati n'andammo a ritrovarli, disposti al tutto di volerne ancor noi, o per amor o per forza, spingendone la fame ad usar ogni crudeltà e metter le persone ad ogni rischio di morte, ogn'ora piú accrescendo l'odio tra noi.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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