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      Pareva poi che egli avesse gran fretta di partire, essendo (come egli diceva) ormai passato il tempo commodo per le sue facende, e che per questo con noi piú non poteva dimorare; ond'io licenziandolo li donai un specchio d'acciaro, doi scorlieri di stagno e doi coltelli con la vagina di veluto. Per il qual presente parve che egli si contentasse di non si partire ancora, e raccontommi molte cose che al nostro proposito facevano, e in oltre retrocambiò il mio dono presentandomi decesette oche salvatiche e un grosso bracciadello. Ne disse poi che quattro delle lor lodie, over barchette, erano state dalla furia de' venti da Cany Noz gettate in questa Nuova Gembla. Chiamavasi costui per nome Loschak.
      Mentre il mercore navigavamo verso levante, una barchetta vedessemo, quale era ancora essa una delle compagne di Loschak; alla quale avvicinatisi, e venuto a parlamento con quello che la guidava, intendessemo anco da lui del fiume Obba l'istesso che da Loschak inteso avevamo. Navigammo la giobbia verso levante col vento d'ost hort ost; il venere si levò un gagliardo vento da ponente, onde, essendo il sole in hort west, dessemo fondo sopra l'isole dette Vaigatt, ove vedessemo doi piccole lodie, cioè barchette de paesani, quali vennero alla nostra nave. Il patron delle quali mi fece presente d'un gran pane, e dissemi che tutti loro erano della città di Colmagro, da uno in fuori, quale in Petzora abitava, che ne parve anco piú valente de tutti gli altri nell'amazzare i pesci da lor chiamati morsi.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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