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      E avendo dato fondi tra l'isola di San Giovanni e i luochi di terra ferma, mi ritrovai in 68 gradi e un minuto. Passato il mezodí, il vento era tutto settentrionale, e fossemo quasi sepolti dalla gran neve qual cascò quel giorno dal cielo. Vennero questo giorno a trovarne nelle lor barchette di cuoro sedeci Lapponi, che doi fanciulletti seco avevano; ed essendovene alcuni che parlavano russo, li domandai ove essi le lor stanzie avessero, e mi risposero che le loro abitazioni erano poco distanti dal fiume Vecongo, e che la loro orda era di circa cento uomini, non computando né le donne né i putti. Diceva ancora che essi cercavano il lor vento tra le rupi e i sassi, affermando che, se non ne trovavano, convenivano star senza mangiare. E io certo li vidi, non altrimente che se buoi fossero stati, ingordamente l'erbe mangiare e anco inghiottirsi gli ovi crudi che nei nidi degli uccelli trovavano, e tal volta con i pozzi dentro già mezo creati.
      Il venerdí mattina dall'isole di San Giovanni si partissemo, e scandagliando il mar dalla lor banda di ponente 36 passa d'acqua trovassemo, col fondo di terra fangosa con arena mescolata. È situata Ivana Creos (cioè la isola di San Giovanni) a west hort west con mezo punto verso settentrione dal promontorio del capo Galant, e sono sette leghe l'un luoco dall'altro distanti. Il promontorio di questa isola, la qual noi capo Confort nominassemo, è situato da Ivana Creos verso hort west e per tramontana, e quasi la terza parte d'un punto dalla volta di ponente, e sono tre leghe tra esse distanti.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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