Pagina (199/837)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E fatta la via di Arsenga e di Sevas, venne in Naseria per il paese del Turco, pagando le vittovaglie e i passi per tutto senza molestar in alcun luogo gl'uomini, mostrando di tener buona amistà con l'Ottomano. Giunto per questa via a Aladulo alla città di Alessat, passò in una giornata alcuni monti, finché pervenne in Amaras, mettendo tutto il paese in preda e a ferro e fuoco. Ma il signor di Aladuli, ch'era fuggito nelle montagne di Catarac e in quelle fattosi forte, non volendo metter tutto il suo stato al giuoco della fortuna, non si curò altramente di venir a giornata con Ismaele, ma, mandando fuori alcune bande di buona cavalleria, faceva assaltar quando di dí e quando di notte tempo i sofiani, e ritirandosi al monte teneva in continuo travaglio l'esercito nimico. Dove Ismaele, essendo stato dai ventinove di luglio fin a mezo novembre senza aver fatto nulla a questa impresa, mancandogli le vittovaglie fu ributtato dal verno e dalla carestia delle cose in Malatia, città del soldano; dalla quale partitosi passò in Tauris, avendo perduto nel camino molti soldati e un numero quasi infinito di cavalli e cameli, per l'asprezza del freddo e per la gran neve che tirava.
      Ma, non si essendo per quella sciagura punto perduto di animo, l'anno che seguí, raccozzato un esercito di quarantamila persone, assaltò Casan, città di Moratcan in Babilonia, per liberarsi d'ogni sospetto che costui col tempo gli potesse nuocere. Perché Moratcan, messi insieme trentaseimila uomini tra cavalli e fanti, venne in Sevas per tor dall'impresa di Casan il nimico; onde Ismaele, tenendogli dietro, andò in Spaam per far fatto d'arme con Moratcan, avendo posto nella battaglia tutta la somma di questa impresa, conoscendo ben il valor dei suoi, e che di già i Persiani e tutti gl'altri che eran stati sotto l'imperio di Alamur desideravano di ubidirgli.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





Arsenga Sevas Naseria Turco Ottomano Aladulo Alessat Amaras Aladuli Catarac Ismaele Ismaele Malatia Tauris Casan Moratcan Babilonia Moratcan Sevas Casan Ismaele Spaam Moratcan Persiani Alamur