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      E in fine, non essendo egli uso a quelli freddi aspri, infermò e poco dapoi ritornato in Frislanda morí, lasciando in Venezia due figliuoli, messer Giovanni e messer Tommà; da messer Nicolò figliuolo del quale nacque poi l'illustrissimo cardinal Zeno tanto famoso, e da messer Pietro gl'altri Zeni che vivono oggidí. Or, morto messer Nicolò, messer Antonio successe nelle sue ricchezze e all'onore, né, con tutto che tentasse molte vie e pregasse e supplicasse assai, gli venne mai fatto di ritornarsene a casa sua, perché Zichmni, come uom di spirito e di valore, si aveva al tutto messo in cuore di farsi padron del mare. Onde, valendosi di messer Antonio, volle che con alcuni navigli navigasse verso ponente, per essere state discoperte da quel lato da certi suoi pescatori isole ricchissime e popolatissime; la qual discoperta narra messer Antonio in una sua lettera scritta a messer Carlo, suo fratello, cosí puntalmente, mutate però alcune voci antiche e lo stile, e lasciata star nel suo essere la materia.
      Si partirono ventisei anni fa quattro navigli de pescatori, i quali, assaltati da una gran fortuna, molti giorni andarono come perduti per il mare, quando finalmente raddolcitosi il tempo scoprirono una isola detta Estotilanda, posta in ponente, lontana da Frislanda piú di mille miglia, nella quale si ruppe un de' navigli; e sei uomini che v'erano su furono presi dagli isolani e condotti a una città bellissima e molto popolata, dove il re che la signoreggiava, fatti venir molti interpreti, non ne trovò mai alcuno che sapesse la lingua di quelli pescatori, se non un Latino nella stessa isola per fortuna medesimamente capitato.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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