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      Queste sue trabacche alcune si disfanno e portansi da' somieri dove si vole, altre non si possono disfare, ma nelle carrette cosí intiere si portano, e quelle sempre portano seco, vadano in guerra o in altro luogo. Sono molto ricchi d'animali, cioè camelli, buoi, capre e pecore; li cavalli e altre bestie da soma sono appresso loro in tanta quantità che non credo tutto il resto del mondo n'abbia tanti. Ma porci e altri animali non hanno.
      Lo imperator, baroni e altri magnati abondano d'oro, argento, seta e pietre preziose. Li cibi d'essi son tutte le cose che si posson mangiare: avemoli veduto mangiar fino pedochi. Bevono il latte delli animali e in gran quantità, pur che se ne trovi di quello di bestie da soma, però che nello inverno li richi solo ne bevono, ma li poveri cuocono del miglio nell'acqua e lo lasciano dissolver, poi la mattina ne bevono uno o due bichieri, e alle volte piú non mangiano quel giorno. Quando è la sera, si dà a ogniuno un poco di carne, e sorbono il brodo; ma nell'estate, che hanno del latte a sufficienzia, rare volte mangiano carne, se non le vien donate, o che sia stata presa a caccia, como sono uccelli e fiere salvatiche.
     
     
      Delli loro costumi.
      Cap. 3.
     
      Hanno alcuni costumi che son molto laudabili e alcuni in tutto abominevoli. Sono piú obedienti a li loro patroni che molti di noi, cosí religiosi come seculari, percioché portano a quelli somma riverenzia, né mai direbbono loro una bugia cosí facilmente, né farebbono altro di quello che loro viene imposto.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837