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      Altri tutte queste cose hanno di ferro, fatte in questa forma: sono certe lame sottili, larghe come un dito, longhe un palmo, e in ciascheduna fanno otto busi piccoli; entro mettono tre correggie strette e forte, accozzando le lame una sopra l'altra; per tanto quelle alle tre correggie con altre sottile tirate per li busi ligano, e nella parte di sopra una coreggia da l'una e l'altra parte duplicata con un altra cuciono, acciò le lame stiano salde e assettate. Questo fanno cosí agli uomini come li cavalli: e tanto sono lucente che si guarda entro come in un specchio.
      Altri nel ferro de la lanza hanno uno ancino, col quale, se possono, tirano fuor di sella li nimici. Li ferri delle frezze sono acutissimi da l'una e l'altra parte, e perciò sempre allato li carcassi portano lime per aguzzare le sagitte. Hanno scuti di bacchette e verge, ma non credo che quelli usino se non nelli alloggiamenti e a guardia dell'imperatore e principi, solamente di notte. Sono astutissimi nelle guerre, conciosiaché 42 anni è che battagliano con altri popoli. Quando arrivano alle fiumare, li maggiori hanno un cuoro tondo e leggiero nella bocca, attorno il quale sono molte orecchie; dentro quelle mettono una corda e, poi che l'hanno empito di vestimenti e altre cose, stringono fortemente e calcano per modo che pare una balla. Nel mezo mettonsi cose piú gravi, e di sopra la sella, dove si sedono come in una nave, e, ligati alla coda del cavallo, mandano uno dinanti che notando governi il destrieri; alle volte hanno due remi e loro medesimi si vogano in terra; e spinto adunque uno cavallo nell'aqua, tutti gli altri tengono dietro a quello.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837