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      Poscia fecero portare infinita quantità d'oro, argento e pietre preziose e ciò ch'era rimasto a Chagadcham, acciò il novo imperatore avesse plenaria potestà di quel tesoro. Le qual cose esso, come li piacque, a ognuno de' principi distribuí, e quello che avanzò riservò per sé. Fatto questo, incominciorono a bere, come è di suo costume, e insino a sera stettero continuamente in quel mestiere. Poi vennero carni cotte nella cenere senza sale: di queste davano li servitori un membro solo o particella a quattro e cinque uomini. Non molto stette che giunsero carne e brodo con sale a modo di salsa. Cosí facevano tutti i giorni che celebravano conviti.
     
     
      Della etade, costumi e sigillo dell'imperatore de' Tartari.
      Cap. 31.
     
      L'imperatore, quando fu sublimato, pareva esser d'anni XL over XLV, era di statura mediocre, molto prudente, astuto, non da scherzare, ma grave di costumi; né mai uomo alcuno lo vedeva cosí facilmente ridere o far qualche levità, sí come ne dicevano li cristiani i quali di continuo stanno con esso; e ne affermarono che di corto era per farsi cristiano, e ciò perché lui teneva sacerdoti cristiani e li faceva le spese. Ed eziandio aveva la cappella da cristiano innanzi al suo maggior padiglione, dove li chierici publicamente cantano e in aperto battono le ore come gli altri cristiani, a consuetudine di Greci, sia quanto voglia la moltitudine de' Tartari e altre genti: e questo non fanno gli altri principi.
      È usanza dell'imperatore che mai con la bocca propria parla con forestieri, siano quanto grandi si vogliano, ma per una persona intermedia ode e risponde ogni fiata che propongono alcun detto over odono risposta dalla sua bocca.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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