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      Gli uomini e le donne di questa contrada adorano il bove, qual essi lor dio stimano, per il che ciascuno d'essi porta nella fronte un bove di oro o d'argento, dinotando quello esser il lor dio. Costoro similmente vanno nudi, di niuno vestimento coperti, ma solamente di una tovaglia, con la quale le loro vergognose membra nascondono, centi vanno. Sono sí di statura grandi come di fortezza di corpo gagliardi e in guerra valenti, alla quale quando vanno, cosí nudi e senza armi se partono e in quel modo combattono, solamente di un scudo che lor cuopre la testa, il corpo insino al piedi grande difesi; e se gli accasca prendere alcuno qual non si possa riscattare, quello non ammazzano, ma lo lassano per il lor cammino andare. Il re di questa contrada porta una collana nella quale sono trecento perle grosse e di gran valore, e ciascun giorno in onore delli suoi dei dice trecento orazioni. Porta ancora un rubino grande e longo un palmo, di sí vivo colore che pare essere una fiamma di fuoco; si stima questa essere la piú bella e la piú preziosa pietra che sia al mondo. Il gran Tartaro di Catai l'ha molto desiderata, né mai per denari o per forza o ingegno ha potuto ottenerla. Osservasi per tutto il suo regno gran giustizia, talché ciascuno può per quello securo andare.
      L'altra isola era di circa duemila miglia di giro, domandata Silam, di cose al vivere necessarie e di altri beni molto grassa; in essa è un infinito numero sí di serpenti ed elefanti come di molti animali selvaggi, tra li quali ivi dicono esserne alcuni quali non offendono uomini forestieri né di altro paese, ma quelli che sono in quella isola nati solamente noiano.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





Tartaro Catai Silam