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      E a fine che, quando nel suo regno accade alcuna cosa di nuovo, subito gli ambasciatori del ditto signore cavalcano, e se il fatto è di troppo importanzia montano sopra li dromedarii, e a quello velocemente corrono; dove a questi alloggiamenti avvicinati mettono un corno in bocca fortemente sonandolo, dando per quello aviso a quelli che nell'alloggiamento e case stanno che viene l'ambasciatore (quali appresso noi si domandano staffette). Per il che l'oste, per insino a tanto che quello arriva, fa mettere in ordine un uomo e un cavallo fresco, al quale arrivato al detto alloggiamento il primo gli consegna le littere, quali consignate, là si reposa e della fame e camino già fatto si restaura; e l'altro che ha preso le littere corri insino all'altro alloggiamento, e in quel modo fa come il primo ha fatto.
      Quando questo signore va alla caccia serva quest'ordine. Fuori de Cabalec vinti giornate ha un bellissimo bosco di otto giornate di circuito, nel quale è tanta varietà di animali che è cosa maravigliosa; alla custodia di questo bosco sono posti dal gran Cane alcuni li quali diligentemente lo custodiscono. E alla fine di tre o vero quattro anni se ne va il predetto con la sua gente, e quello circonda con gli uomini, li quali lasciano intrare li cani, e gli uccelli consueti doppo quelli dentro mandano a volo; ed essi a torno a torno diligentemente investigando cacciando vanno, reducendo quelle fiere ad una bellissima pianura quale in mezo di quel bosco se ritrova, talmente che ivi si congrega di ogni parte grandissimo numero di selvaggie fiere, come sono, cervi e molti altri e varii animali, tanti che è grandissima maraviglia.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





Cabalec Cane