Pagina (337/837)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Allora a quel vecchio patrone del loco instantemente pregandolo gli diceva che volesse un'altra volta in quel suo loco ridurlo, e gli era dal predetto vecchio resposto: "Se tu non amazzi il tale re, o vero tal barone, non puoi intrar là, promettendoti dopo, vivo o morto che tu rimanghi, nel paradiso ridurti"; quali, per la dolcezza di quel loco gustata, per tornarvi non rifiutavano morire. E in questo modo faceva assassinare da quelli qual esso voleva. Per il che tutti li re di quel contorno, avendo paura di costui, gli danno gran tributo; ma dopo che li Tartari avevano quasi per forza preso tutto il mondo, pervennero al loco di questo e gli tolsero il dominio. E tolti molti di questi saraceni, quali esso per il sopra detto effetto teneva, mandorno via; e finalmente v'entrò nella città dove il predetto vecchio dimorava, quale assediorno, da quella mai partendosi insino che la presero. Quale presa, ebbero alle mani il vecchio, qual ligorno, e finalmente mala e crudel morte a quello derno.
      In questo paese del predetto loco di Melistorte l'omnipotente Iddio ha concesso una singular grazia alli frati minori, qual è questa, che nella grande Tartaria cosí facilmente cacciano li demonii dalli corpi assediati da quelli come si caccia un cane di casa. Donde molti uomini e donne, quali sono da' demonii assediati e vessati, quelli ligati per 10 giorni camminando alli nostri frati conducono alli quali condotti e menati, li predetti frati a quelli demonii comandano da parte del nome di Iesú Cristo debbiano da quelli corpi prestissimo uscire e non vessarli; e subito inteso il comandamento fatto ad essi escono, e quelli che restano dal demonio per grazia de Dio (data alli predetti) liberati si battezzano.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





Tartari Melistorte Iddio Tartaria Iesú Cristo Dio