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      Cosí a quello avicinati, deponendo il suo capello, qual era di inestimabil valore, fe' reverenzia alla nostra croce: e subito il vescovo, pigliando l'incensero da mano qual io aveva quello con il fumo dell'incenso suffumigò. E perché tutti quelli che al detto signore vanno seco portano alcuna cosa ad offerirgli, servando quella legge antica qual dice: "Non apparebis in conspectu meo vacuus", per questo noi certi frutti portassimo, quali in un piatto gli offeriscono, de li quali ne prendette due, dell'uno delli quali ne mangiò un poco; e a quello il predetto vescovo dopo questo gli diede la sua benedizione. Il che fatto, comandò che di lí partissimo, acciò dalla moltitudine de' cavalli non fossimo offesi. Per il che, di là partiti, andassimo ad alcuni suoi baroni, quali certi frati del nostro medesimo ordine alla fede convertirono, quali erano nell'esercito di costui, alli quali offerimmo del resto di quelli pomi: quali non con minor allegrezza furno da quelli accettati, come se gli avessimo donati grandissimi presenti.
      Io, fra Odorico di Friuoli, dell'ordine de' frati minori, al reverendo padre fra Guidotto, ministro della provincia di Santo Antonio, confesso che, essendo io da quello per obedienzia richiesto che le sopradette cose, sí quelle che con li proprii occhi ho viste come quelle che da uomini degni di fede ho intese, gli volesse dire e far scrivere, quelle ho dette. È ben vero che molte cose ho fatte scrivere quali non ho viste, ma quelli che sono di quella contrada funno testimonio essere vere.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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