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      Nella terra vi son di molti cristiani, ma piú di saraceni e idololatri. E mi fu detto che ciascuna casa paga l'anno al signore un bastagne, che val un ducato e mezo, e dieci fameglie fanno un fuoco per focolaro. Questi focolari della terra sono 85, e ogni focolaro è diecimila fochi, e ogni foco è communemente 10 famiglie; e questo è solamente de' saracini, tutti il resto è di cristiani e mercadanti e altre genti forastiere, che sono dieci volte piú di saracini. E appresso alla maraviglia come potessimo star tante genti insieme, s'aggiungeva il veder quanto in abondanza vi fusse e pane e vino e carne e altre cose tutte necessarie alla vita umana. Qui dimora lo re di Mangi.
      Dove è un luogo di frati minori che convertirono un grandissimo barone, nella cui casa io albergai, e dissemi: "Acta, - cioè "o padre', - vieni che ti mostrerò la terra". Ciò detto salimmo in una barchetta, e mi menò in un monastero chiamata Thebe; e uno di quei religiosi mi disse: "O rabin, - che viene a dire "o religioso', - va' con questo che è del tuo ordine, che vi mostrerà qualcosa di nuovo". E cosí andammo sin al loco de' frati minori, dove ebbi grandissimo onore, e fui fino a sera trattenuto con varii ragionamenti della magnificenza delle terre. Fra tanto venne lui con molti altri frati di fuora del loco un trar d'arco, in un orto grande e dove era un monticello tutto pien di caverne e intorno intorno d'alberi fruttiferi. Ivi due di quei nostri frati cominciorno a sonar di cembalo, e subito viddi cosa piú maravigliosa che avessi mai visto per viaggio, conciosiaché io viddi uscir da quelle caverne, spinte dal suono udito, le migliaia di bestie salvatiche le piú diverse e strane che mai piú fussino vedute: fra quali conobbi gatti salvatichi, martarelli, scimie, maimoni, volpi, lupi, spinosi, ed erano bestie cornute con viso umano e altri assai diversi, ma la piú parte aveano viso umano.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





Mangi Thebe