Pagina (358/837)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Quando poi questo gran Cane vuol far una bella caccia, che la fa una sola volta l'anno, va in un loco che è di lungi da questa città dove egli dimora delle miglia piú di 400, dove è un grande, folto bosco. Ivi sono bestie di ogni sorte, e si diceva che 'l bosco girasse piú di 200 miglia. Qui il signore mena con seco tanti cacciatori che circonda tutto 'l bosco intorno intorno, e allora dislaccia i cani e leoni e leonesse e altre bestie fatte domestiche e acconcie a tal arte, e similmente varie sorti d'uccelli; e la gente si viene stringendo a poco a poco, e 'l signore sta nel mezo della selva, là ove è un prato che gira un miglio, con quattro uomini armati e suoi fidati. E lui sta solo in un muro di quattro passi che lo circonda fino alla cintura, ma sta a cavallo insieme con gli altri, e talora nel suo carro imperiale: e queste fiere tutte, o la maggior parte, passano dinanzi a lui, o poco lungi, con gli altri cacciatori che tengono i lioni e leonesse e leopardi che stanno di lungi una tirata d'arco. Quivi è sí forte il gridar delle genti, l'abbaiar de' cani, l'ulular delle fiere e 'l sonar de' corni e d'altri stromenti che le povere fiere, assalite da tema grande e orror di morte che porta seco, e lo presente stato che versa negli occhi delle infelici bestie, e 'l ricordarsi delle altre volte che vi sono incappate, che fa tremare come debole canna e non ben ferma, percossa di crudelissimi e violentissimi soffiar di borea o d'aquilone, le quali vengono uccise quasi per tema.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





Cane