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      E per consiglio degli aruspici e indovini prese per arma un'aquila bianca che l'ale spiega in atto di volare e fecela porre nell'insegne militari; onde sin da quel tempo è dai re di Polonia sempre per arma del regno polonico stata adoperata. Da Lecho pertanto, primo duca e autore de' Poloni, furono essi da' Ruteni e dagli altri Slavi chiamati Lechiti, e i Boemi da Cecho fur chiamati Cechi; e il nome con che ora si chiamano i Poloni è stato cavato dalla pianura e campi aperti ne' quali essi abitano, perché (sí come di sopra è stato detto) il campo da lor si chiama pole. Avendo per tanto Lecho fatte molte onorate imprese, e benissimo ordinate le cose del suo regno, felicemente uscí di questa vita. Dopo la morte del quale non si truova cosa alcuna certa de' suoi legittimi eredi e successori, e sopra questo è gran varietà negli istorici poloni; ma lui per testamento ordinò che i popoli dovessero elegere uno della lor nazione che fosse della republica benemerito e valoroso nell'armi, e a questo dovessero obedire.
      Visimiro, uno de' discendenti di Lecho, prencipe de' Poloni, avendo dilatata la sua signoria sin a' confini de' Dani, ed essendo i suoi luochi per la vicinanza grandemente infestati e predati da Sinardo, re de' Dani, raccolto aiuto da tutte quelle parti ch'egli puoté, e fatta una potente armata, la forní di soldati e si mosse alla volta de' nimici. Era tra gli altri suoi legni un naviglio di smisurata grandezza, l'aspetto solo del quale spaventò grandemente i Dani, che sotto la guida di Sinardo lor re eran venuti con le lor navi ad incontrarlo: e venutosi a battaglia, fur da' Poloni i Dani rotti e messi in fuga, e datali la caccia insino in terra occuparono in Dania col favor della vittoria l'isole Ruggia, Hemeria, Teondia e Salendia, nelle quali fabricate molte città e castelli, le fortificò con presidii de Poloni.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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