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      Giunsero in quei giorni in Crusphicia doi uomini sconosciuti e in abito forestiere (è fama che furono i santi Giovanni e Paulo romani) che, volendo entrare nel palazzo ove l'elezione si trattava, non gli fu promesso, e andati in casa di Pijasto fur da lui amorevolmente accettati e umanamente trattati. Li quali radettero, secondo il costume di quei popoli, il nato fanciullo, e mettendoli nome Semovito si partirono, né mai piú veduti furono. Per il gran concorso delle genti in Crusphicia per cagione della dieta, vi era grande ed estrema carestia delle cose all'uman vito necessarie, onde andavano molti a casa di Pijasto a comprarsi quanto li faceva di bisogno; nella quale, dopo la partita di quei santi, mai venne a manco né il pane né il miele né la carne porcina, moltiplicando Dio, larghissimo donatore e remuneratore, in essa tutte queste cose: ed esso senza alcun prezzo abondantemente ne porgeva a tutti, quanto il lor bisogno ricercava. Per lo che vedendo tutti Pijasto esser dalla potente mano de Dio tanto favorito, e a viva voce e con i soffragii l'elessero monarca del lor regno. Il qual, quantunque nato di basso lignaggio, governò per vinti anni con somma destrezza e fortezza il regno a sé commesso; dopo, essendo vivuto cento e venti anni, uscí di vita lassando Semovito suo figliuolo, dal sangue del quale sono disceso i duchi e re che signoreggiarono la Polonia, sino al tempo del re Ludovico ungaro.
     
     
      Semovito.
     
      Sic et Alexander iuvenis, vix illa suarumingressus rerum limina magna, perit,


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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