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      Ruppe Boleslao re di Boemia con il suo grosso esercito, e fattolo prigione li fece cavar gli occhi, mettendo tutto il suo regno a ferro e a fuoco. Ed essendoseli mosso contra Iaroslao, prencipal duca de Russia, con un potente esercito, in un memorabile e sanguinoso fatto d'arme l'uccise con tutte le sue genti, e prese Kiovia, metropoli della Russia, di dove portò via molti tesori, e si fece tributarii tutti i prencipi di quella provincia. Soggiogò i Pruteni, i Sassoni, i Cassubii e i Pomerani; pose i suoi termini con i Ruteni insino al fiume Tira e Boristen, con i Pruteni, Cassubii e Sassoni al fiume Albi e al mar Germanico over Baltico; e avendo imitato Ercule, piantò sopra quel mare doi colonne di ramo, a perpetua memoria delle sue degne imprese. E avendo cosí allargato grandemente i confini del suo regno, uscí di vita lassando un figliuolo chiamato Miescone.
     
     
      Miesco secondo.
     
      Degener, imbellis, gula, crapula, sordibus uxoruxoris, totus foemina, lurco nihil
      hic erat; uxor erat rex, princeps, omnia, nostrumasperius quovis angue perosa genus,
      Teutonibus tantum aequa suis: quam credis ab illatractata est miseris terra Polona modis?
      Tunc Boleslai nobis periere labores,
      ruperunt nostrum regna subacta iugum.
      Ut rapuit tantum mors fausta phrenetide regem,
      pellitur e regno Rixa fugitque suo.
      Dant poenas scelerum, furor hunc, dolor abstulit illam,
      at longo fato dignus uterque fuit.
     
     
     
      Miesco secondo fu inalzato dopo la morte del padre alla regal degnità l'anno mille e venticinque dal parto virginale.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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