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      Per l'aspetto di questa cosa orribile e spaventevole i Poloni attoniti e quasi incantati restarono, e mancandoli tutto a un tempo e l'animo e le forze furon da' Tartari fracassati, non altrimente che i frumenti dalla spessa grandine ne' campi. Volendo poi questi barbari investigare il numero degli uccisi, a tutti l'orecchia destra tagliarono e ne empirono novi sacchi grandissimi. In questo fatto d'arme si sminuí grandemente la moltitudine de' baroni e prencipi di Polonia, di Slesia e di Russia; e i Tartari, insuperbiti per questa cosí gran vittoria, misero a fuoco e a fiamma quasi tutta la Russia e la Polonia, e anco parte dell'Ungaria e della Germania, con i quali abbrusciamenti e con le crudele occisioni e rapine che facevano riempirono tutti i luochi circonvicini di paura e di spavento. L'anno milledoicento e settantanuove fu visto in cielo un esercito d'uomini a cavallo che tra lor fieramente combattevano. E l'anno istesso una gentildonna di Cracovia partorí in un portato sei figliuoli. E nella città di Calissa nacque un vitello con doi teste e sette piedi, il corpo morto del quale, essendo stato gettato alla campagna, né da cani né da uccelli fu mai stracciato o tocco. Boleslao, dopo l'aver regnato anni trentasette, senza lassar figliuoli uscí di questa vita, e si disse che era sempre vissuto vergine, onde s'acquistò anco il nome di Pudico.
     
     
      Lesco sesto il Negro.
     
      Quanta locustarum, quo nos haec scripsimus anno,
      appulit in nostros agmina ventus agros,
      agmina tanta ferunt in nos venisse Getarum


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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