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      Illa ducis laus est certo verissima magniquivi sacra, qui iustum cum pietate colit.
     
     
     
      Alessandro, granduca di Lituania, successe nel regno al fratello l'istesso anno che egli uscí di vita, e del millecinquecento e sei mosse guerra a' Valacchi, e preseli alcune fortezze poste appresso il fiume Tyra. E indi passato in Littuania, fu da grave infirmitade soprapreso, ed essendo nell'istesso tempo venuti ventimila Tartari a depredare nella Lituania, mandò il re ad incontrarli Stanislano Kizka lituano con una fiorita banda del suo esercito, seguitandolo esso col resto, quasi mezo morto. E fatta la rasegna delle sue genti, aggrevandolo di continuo maggiormente il male, si fermò nel castello di Lida, e seguitando Stanislao l'arme de' Tartari, li giunse inaspettato appresso il castello Kleczo: e con tanto valore urtarono i Lituani in essi sbandati che pur uno non ne restò vivo, e fu recuperata la preda e i pregioni furon liberati. La nuova di questa vittoria fu al re portata nell'ora che ei stava per passar di questa: che quantunque avesse la favella persa, nondimeno con l'alzar le mani e con le lacrime e sospiri ne rese a Dio le debbite grazie, e porgendo le mani a tutti i circonstanti l'anima rese al suo Fattore l'anno quadragesimoquinto della sua etade nella città di Vilna, dove fu anco sepolto, dopo l'aver regnato in Polonia quattro anni e otto mesi, e quatordeci anni governato il granducato di Lituania.
     
     
      Sigismondo primo.
     
      Cum iurarat atrox devicto Glinscius hostesuspectam, pulsa suspitione, fidem,


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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