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      Le qual passate andò a Vatico, e ivi fu da Filippo langravio, che con tremila Teutoni incontrato l'aveva, onoratamente trattato. E indi passati i fiumi Visurgo e Albi entrò nella Sassonia, a' confini della quale lo venne ad incontrare il Casimiro, genero del duca di Sassonia, con doimila gentiluomini sassoni, di arme e vesti forte e ricche armati e adornati, che per tutta la Sassonia compagnia li fece. Fu poi receuto a Locri dell'ambasciator di Massimiliano imperatore con mille e cinquecento cavalli, che li tenne compagnia sino a' confini della marca brandburgense, i signori della quale sono dei re di Polonia vasalli. Fu anco in questo luoco da quel prencipe con sommo onore receuto, servito e accompagnato insino a Francfordia, città posta sul fiume Odera, che la Germania dalla Polonia divide, con non piccola allegrezza de' Poloni che seco erano; a' quali grandemente delettava aver condotto a salvamento il lor re sino a' confini de' paesi loro, di che ne ringraziavano tutti il vero Dio. Il re Enrico rese le debbite grazie e all'imperatore e agli altri prencipi germani, per i paesi de' quali era passato, della fede data e mantenuta e delle cortesie in questo viaggio da lor fatteli; e passata l'Odera giunse a Medericia castello, posto su le ripe d'esso fiume e alla corona di Polonia soggetto, ove fu dai prencipali baroni e da gran numero della nobiltà polona con gran pompa e infiniti segni d'allegrezza accettato e condotto a Posnania, metropoli della maggior Polonia. Ove per alquanti giorni onoratamente trattennuto, prese il camino poi verso Cracovia, avendo mandato inanzi Alberto, marescalco di Francia, ad onorare con la sua presenzia l'esequie del re Sigismondo suo predecessore, quali in quei giorni, secondo l'antico costume di quel regno, si facevano.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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